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Città Metropolitana

MILANO 22 DICEMBRE 2014: Questa mattina la Conferenza Metropolitana, composta dai Sindaci della Città Metropolitana di Milano, riunita a Palazzo Isimbardi e presieduta dal Sindaco Metropolitano Giuliano Pisapia, ha approvato in modo definitivo lo...
Data:

23 dicembre 2014

Tempo di lettura:

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MILANO 22 DICEMBRE 2014:
Questa mattina la Conferenza Metropolitana, composta dai Sindaci della Città Metropolitana di Milano, riunita a Palazzo Isimbardi e presieduta dal Sindaco Metropolitano Giuliano Pisapia, ha approvato in modo definitivo lo Statuto del nuovo ente.

Su 99 sindaci presenti alla Conferenza si sono espressi a favore in 91 (in rappresentanza di 2.603.644 cittadini), 5 contro (in rappresentanza di 90.695 cittadini) mentre 3 non hanno partecipato al voto.

Anche Busto Garolfo era presente, rappresentato dal Sindaco, prof.ssa Susanna Biondi, e ha espresso parere favorevole.

Lo Statuto della Città Metropolitana, composto da 70 articoli, sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ed entrerà in vigore ad un mese dalla pubblicazione.

La Conferenza Metropolitana, prima di affrontare il voto dello Statuto, ha approvato all'unanimità, con due astensioni, una mozione sottoscritta dal Sindaco Metropolitano Giuliano Pisapia e dal vicesindaco Eugenio Comencini. La mozione chiede, tra le altre cose, "l'impegno del Governo e del Parlamento affinché vengano rimossi incertezze e rischi sul futuro occupazionale dell'attuale personale delle Province e delle società partecipate". Chiede altresì "risposte positive relativamente al rinnovo dei contratti dei lavoratori precari" all'interno del Decreto Milleproroghe.

La Conferenza Metropolitana chiede anche che si "assumano i necessari provvedimenti normativi al fine di impedire che le nascenti Città Metropolitane debbano subire sanzioni per il mancato rispetto del Patto di Stabilità da parte delle Province che stanno ultimando le proprie attività". Questo perché si ritiene "assolutamente inammissibile, oltre che profondamente ingiusto e ingiustificato, che una nuova istituzione erediti le penalizzazioni di altra e diversa istituzione, con rischi gravissimi in ordine alla paralisi operativa, tenuto conto dei già rilevanti pesi che la Legge di Stabilità comunque pone in capo anche alle nascenti istituzioni".

A cura di

Ultimo aggiornamento pagina: 05/03/2019 09:37:57

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